I confini invisibili tra "crisi economica e crisi personale"; LA CRISI ECONOMICA FA AMMALARE....
Se la crisi fa ammalare, in Italia aumentano le richieste d'aiuto
La crisi non fa differenze di ceto o professione. Ed è boom di 'malati di crisi', persone psicologicamente provate che tendono a isolarsi e cadono nella rete dei disagi mentali. Sono uomini e donne (la componente rosa pesa in misura lievemente maggiore) e hanno in media 50 anni, ma ci sono casi di 'vittime' 25enni o della terza età.
E' il quadro triste tracciato a Milano, in occasione della presentazione del 19esimo Congresso nazionale della Società italiana di psicopatologia-Sopsi (in programma in città dal 23 al 26 febbraio), da un team di specialisti che ha uno sguardo privilegiato su questi pazienti dell'era moderna: gli esperti dell'Osservatorio sulla crisi del Policlinico di Milano, inaugurato 3 anni fa, con l'Italia in piena recessione. Oltre ai giovani nei quali è rilevante il pensiero di 'assenza di futuro' ci sono anche persone tra i 35 e i 59 anni, spesso in situazione di precarietà lavorativa. Un fattore cruciale, spiegano i camici bianchi, se si pensa che l'identità lavorativa è protettiva per la salute mentale, con le relazioni familiari e sociali e la sicurezza economica. E' così che la crisi fa mancare il terreno da sotto i piedi colpendo 2 volte: a livello psicologico e isolando le sue vittime.
E' stato osservato "che ad ogni crescita del 10% del tasso di disoccupazione corrisponde una crescita dell'1,4% del tasso suicidario e che nell'Ue l'aumento della disoccupazione ha portato ad un aumento del 28% della mortalità legata all'alcol".
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